Il mio giardino in città: l’orto privato

A pochi passi dall’Università di San Gallo, tra architettura moderna e complessi residenziali, Katharina si sveglia di buon’ora e annaffia i piantoni del suo orto privato, che affondano le loro radici in una serra da lei costruita. La primavera è arrivata e, dopo la pausa invernale, è grande il fermento nei giardini recintati.

Fiori ed erbacce, botti blu e graziose casette trovano il loro posto con ordine meticoloso e secondo regole ferree. Il 60% degli orti cittadini deve essere ben organizzato e i semi dei fiori devono essere piantati nella prima fila. Vengono stabiliti inoltre il colore delle casette, l’altezza delle siepi e le dimensioni degli alberi. Queste regole non sono però vincolanti, afferma Katharina.

Da qualche anno lei e suo marito sono membri dell’Associazione per gli orticelli di Rotmonten. Per 180.– franchi all’anno si dedicano al giardinaggio su una superficie di due aree. E da qualche tempo si prendono cura di ben due giardini. Oltre al suo, Katharina ha infatti preso in affidamento anche l’orticello di un suo vicino, diventato ormai troppo anziano per occuparsene. Gli orti sono per lei un’occasione per staccare dalla frenesia cittadina e concedersi un momento di pace e relax.

L’ostacolo più grande

Le condizioni climatiche hanno una grande incidenza sulla manutenzione degli orti cittadini soprattutto nei primi mesi dell’anno, in cui il tempo tende a variare di continuo. Per Katharina si tratta però di un ostacolo facilmente valicabile: combatte infatti le improvvise ondate di caldo coprendo le piante più delicate e tiene costantemente d’occhio le previsioni meteo.

Il segreto del successo

“Per me il giardinaggio non è un lavoro, ma una passione!” afferma Katharina. In primavera ed estate trascorre al giardino in media 12 ore a settimana. Tempo, pazienza e un particolare voglia di sperimentare sono per lei la chiave del successo di questi orticelli. Da custode vede nella collaborazione tra appassionati del giardinaggio un punto cardine. “Se ognuno si preoccupa di estirpare le erbacce dal proprio orto, queste tenderanno ad espandersi con meno rapidità nell’orto del vicino”. La condivisione, poi, non riguarda solo dritte e consigli, ma anche gli ortaggi stessi.

Che sia per raccogliere qualche verdura poco prima di pranzo, ritagliarsi un po’ di tempo per sé, riunirsi tutti per una piacevole serata di barbecue o godersi appieno la propria attività immersa nella natura, l’orticello davanti alla porta di casa costituisce per Katharina una parte importante della sua vita.